THE MULTI-DIMENSIONAL WORLD OF THE CLARINET WITH KRAKAUER
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TRASMISSIONE LIVE
1 GIUGNO - ORE 21.00
THE MULTI-DIMENSIONAL WORLD OF THE CLARINET WITH DAVID KRAKAUER

TALENTI CHIGIANI
CONCERTO
STEVE REICH
New York 1936
New York Counterpoint
Tradizionale Klezmer
Wedding Dance (arr. Krakauer),
Der Gasn Nign (arr. Krakauer)
OSVALDO GOLIJOV
La Plata 1960
K’vakarat
ROBERT STARER
Vienna 1924 – Kingston, New York 2001
Rikudim (Dances)
DAVID KRAKAUER
Manhattan, New York 1956
Synagogue Wail
Tradizionale Klezmer
Der Heyser Bulgar (arr. Krakauer)
Bis
Der Gasn Nign (arr. D. Krakauer)
Interpreti
DAVID KRAKAUER clarinetto
TALENTI CHIGIANI
Maria Diatchenko* violino
Andrej Roszyk* violino
Alessandro Acqui** viola
Raffaella Cardaropoli*** violoncello
Giorgio Lucchini*** violoncello
* Allievi della classe di violino di Boris Belkin
** Allievo della classe di viola di Bruno Giuranna
*** Allievi della classe di violoncello di Antonio Meneses
Concerto registrato il 30 luglio 2018 a Siena, presso il Cortile del Rettorato dell’Università di Siena, nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy 2018 “Sounding Times”.
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LA MEMORIA DEL CLARINETTO.
David Krakauer ha compiuto il suo viaggio nella memoria guidati dagli accenti della voce di sua nonna.
Giovane talento del clarinetto è cresciuto nella scena cosmopolita di New York raggiungendo fin da subito una ottima preparazione per eseguire tanto il repertorio classico quanto quello contemporaneo. Dopo aver trascorso dieci anni come musicista freelance, sentendo la necessità di dare più rilevanza alla sua ricerca artistica, ha iniziato a cercare ispirazione nel patrimonio culturale e musicale ebraico dell’Europa orientale.
L’adolescenza passata a suonare free jazz si è così dimostrata utile quando ha ricominciato a fare musica che non avesse un supporto scritto per la sua memoria.
Da quel momento, il recupero delle radici musicali della diaspora ebraica è diventato per Krakauer uno degli interessi artistici principali. Per imparare le inflessioni del klezmer ha iniziato studiando i dischi a 78 giri registrati dagli anni ’20 ai ’50 da maestri musicisti ebrei provenienti dall’Europa orientale. Durante i suoi numerosi tour, ha anche avuto l’opportunità di viaggiare in tutta l’Europa centrale e orientale, incontrando molti grandi musicisti folk e tradizionali, scambiando esperienze, ascoltando i racconti degli anziani, imparando fraseggi e passaggi idiomatici, con l’obiettivo di ricostruire da capo il suono del suo clarinetto facendolo emergere dalle profondità dell’anima. Era come se sentisse il bisogno di parlare con un’altra voce in grado di esprimere la storia senza parole dei tanti esiliati, il dolore della separazione e della perdita, ma anche la gioia di ricongiungimenti familiari inaspettati.
A metà degli anni Ottanta, Krakauer entra a far parte dei movimenti culturali americani che rivendicavano il valore del patrimonio culturale in una radicale ricerca dell’identità e della memoria. È entrato a far parte dei Klezmatics nel 1988. Ha poi continuato su quella strada, formando le sue band Klezmer Madness! e Ancestral Groove, saldamente radicate nelle tradizionali melodie folk klezmer, ma anche determinate a lanciare quel suono nel panorama jazz-rock di allora.
Nel 2006, insieme al rapper Socalled e al leggendario trombonista funk Fred Wesley, Krakauer ha formato il nuovo ensemble Abraham Inc., iniziando definitivamente a fondere gli accenti melodici klezmer con hip hop e funk. Allo stesso tempo, dall’altra parte del paesaggio sonoro, la voce potente del suo clarinetto si inseriva nel mondo sonoro dell’etichetta Tzadik di John Zorn.
Nel frattempo, molti compositori scrivevano musica d’arte pensando alle possibilità espressive del klezmer, per introdurre attraverso le sue sonorità nel discorso musicale l’enorme carico di significati che esso porta con sé. Così, Osvaldo Golijov ha invitato Krakauer a registrare per la prima volta “The Dreams and Prayers of Isaac the Blind” con il Kronos Quartet. Oggi Krakauer è reputato a livello internazionale come una figura chiave nell’innovazione del klezmer, nonché una voce importante nella musica classica.
Nel concerto in due parti registrato durante il Chigiana International Festival e Summer Academy 2018, si è esibito con la pianista Lilya Zilberstein e con un gruppo di talentuosi allievi delle masterclass d’archi. Presentiamo qui la seconda parte di quel fruttuoso incontro sul palco, dove passa dal repertorio moderno (Reich, New York Counterpoint,; Golijov, K’vakarat; Starer, Rikudim) agli arrangiamenti dei brani klezmer tradizionali (The wedding dance, Der Gasn Nign, Der Heyser Bulgar). Passa dalle pure sonorità acustiche del suo Synagogue Wail all’uso di dispositivi elettronici, dando un tocco personale ad ogni sua esecuzione. In questo modo il mondo del clarinetto appare in tutte le sue dimensioni a coloro che assistono ai suoi concerti. Ogni volta Krakauer regala la possibilità di viaggiare attraverso terre immaginate, storie di antenati, future visioni di libertà e rispetto reciproco, trasmettendo tutto ciò attraverso la memoria del suo clarinetto.
Stefano Jacoviello
Lo spessore artistico di David Krakauer è stato riconosciuto dalle principali riviste di jazz in tutto il mondo. Come solista ha ricevuto una nomination ai Grammy con l’orchestra da camera senza direttore “A Far Cry”, ha ricevuto il Diapason D’Or in Francia per “The Dreams and Prayers of Isaac the Blind” (Nonesuch). The Twelve Tribes (Label Bleu) è stato giudicato “album dell’anno” nella categoria jazz del premio della critica discografica tedesca.
L’ampio ventaglio delle sue collaborazioni comprende ensemble, compositori e singoli artisti come: Ancestral Groove, la WDR Big Band, Abraham Inc. (diretto con Fred Wesley e Socalled), l’Emerson Quartet, Marin Alsop , Wlad Marhulets, Leonard Slatkin (Orchestre de Lyon), Nadja Salerno-Sonnenberg, Quatuor Debussy, Mathew Rosenblum, JoAnn Falletta, The Borderland Foundation, George Tsontakis, Anakronic Electro Orkestra, Quatuor Habanera e Kathleen Tagg (pianista e creatrice insieme a lui di “Breathe & Hammer”).
Insegna clarinetto e musica da camera presso la Manhattan School of Music, del Mannes College of Music (New School), il Bard Conservatory e la NYU. Ha tenuto seminari alla Carnegie Hall ed è stato Regents Lecturer alla UCLA. Insegna all’Accademia Chigiana dal 2016.