QUARTETTO INDACO seconda serata
CHIGIANA DIGITAL
CONCERTI IN STREAMING
La grande collezione di video della Chigiana a disposizione di abbonati, sostenitori, docenti e studenti.
TRASMISSIONE LIVE
14 MAGGIO - ORE 21:00
I QUARTETTI PER ARCHI DI LUDWIG VAN BEETHOVEN

QUARTETTO INDACO
CONCERTO
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Bonn 1770 – Vienna 1827
QUARTETTO
n. 4 in do min. op. 18 n. 4
1. Allegro, ma non tanto
2. Andante scherzoso, quasi Allegretto
3. Minuetto. Allegretto
4. Allegro
QUARTETTO
n. 10 in mi bem. magg. op. 74 “delle arpe”
1. Poco Adagio. Allegro
2. Adagio, ma non troppo
3. Presto
4. Allegretto con variazione
QUARTETTO
n. 16 in fa magg. op. 135
1. Allegretto
2. Vivace
3. Lento assai, cantante e tranquillo
4. Grave ma non troppo tratto, Allegro
Interpreti
QUARTETTO INDACO
ELEONORA MATSUNO violino
JAMIANG MAITRIDEVA SANTI violino
FRANCESCA TURCATO viola
COSIMO CAROVANI violoncello
Registrazione dal vivo
Palazzo Chigi Saracini, 7 febbraio 2020.
Condividi la musica
Beethoven
Nel catalogo delle composizioni di Beethoven, i sedici quartetti per archi, completati dalla perentoria Grande Fuga, costituiscono un corpus singolare del quale il musicista stesso riconobbe che assumevano un significato quasi «storico»: non soltanto grazie alla propria evoluzione creatrice, ma anche sotto il punto di vista del genere e del suo presunto avvenire. Perché è nell’affrontare questa fondamentale forma cameristica per gradi, per progressive ricerche e per soluzioni successive, che Beethoven ha scatenato la sua più aperta e decisiva battaglia contro le convenzioni. Non solo assume le importanti eredità di Haydn e Mozart, ma realizza un inventario adatto a superarla in maniera permanente, completando una scrittura di assoluto riferimento fino agli albori del Novecento.
Questi due concerti mostrano gli estremi dell’arco compositivo di Beethoven nel campo del quartetto d’archi: l’op. 18, detta anche dei Quartetti Lobkowitz dal nome del nobile dedicatario, è la prima grande raccolta di quartetti beethoveniani e copre gli anni dal 1798 al 1800. L’op. 135, invece, chiude l’intero catalogo. Dei sei quartetti che compongono l’op. 18, vengono qui proposti gli ultimi tre secondo l’ordine della raccolta, la quale a sua volta non aveva seguito l’ordine cronologico di composizione: in questo senso, l’ultimo fu infatti il numero 4, mentre il numero 5 fu composto per quarto e il numero 6 come penultimo a vedere la luce. Il numero 4, in particolare, scritto nell’allora cara al compositore tonalità di do minore, è tra i più popolari di Beethoven.
Il Quartetto op. 74, completato nel 1809, deve il suo soprannome “delle arpe” a causa del frequente pizzicato degli archi prescritto nel primo movimento. L’op. 135, completata nell’ottobre 1826, pochi mesi prima della scomparsa del compositore, era in origine in tre soli movimenti: fu forse l’editore Schlesinger, che chiese a Beethoven di aggiungerne un quarto, ossia il Lento. Dopo la tendenza alla monumentalità manifestata nei quartetti precedenti, Beethoven chiude l’espressione del suo genio creativo con un estremo capolavoro dalle dimensioni più contenute, nella limpida tonalità di fa maggiore.
Il Quartetto Indaco si è formato nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni ed è oggi considerato uno tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione.
Ha seguito corsi di specializzazione con esponenti dei principali quartetti d’archi del nostro tempo, quali Hatto Beyerle, Günther Pichler del Quartetto Alban Berg e Rainer Schmidt del Quartetto Hagen. Nel 2017 ha conseguito il Master in Musica da Camera presso la Musikhochschule di Hannover sotto la guida di Oliver Wille, violinista del Quartetto Kuss. Perfezionatosi presso l’Accademia Chigiana di Siena al Corso di Musica da Camera tenuto da Günther Pichler, il Quartetto Indaco si è esibito a Siena nella Stagione di Concerti “Micat In Vertice” e all’estero nel contesto del progetto “Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana.
Il Quartetto ha vinto il Premio Scotese nel 2017, il “Boersen Club Hannover”, il premio speciale “Jeunesses Musicales” al Concorso Internazionale “Premio P. Borciani” 2014 ed è stato tra i finalisti del medesimo Concorso nel 2017.
Il Quartetto è dedicatario di molteplici lavori di compositori contemporanei e nel 2021 sta portando avanti il progetto “Dante21” in collaborazione con la casa Editrice “Sconfinarte” di Milano, che vede coinvolti 34 compositori italiani viventi per i canti dell’Inferno dantesco.
Il progetto “Roll Over Beethoven” gode del sostegno del MiC e di SIAE, nell’Ambito del programma “Per Chi Crea”
